Musta Have

Ciaspolate

Le origini delle ciaspole sono remote quanto l’esigenza dell’uomo di muoversi su terreni innevati. Per secoli le racchette da neve hanno rappresentato la sola soluzione praticabile per compiere determinati spostamenti in aree dove la neve ricopre l’ambiente per molti mesi all’anno. Infatti, con la loro dimensione e la loro struttura permettono di camminare sulla neve, senza sprofondare.
Trovare un modo per muoversi anche in condizioni climatiche estreme come quelle invernali, era una necessità: le testimonianze più antiche arrivano addirittura dalla preistoria con graffiti che mostrano come i cacciatori del tempo potevano galleggiare sulla neve grazie all’uso di grandi appendici ai piedi.
Il nome deriva da alcune voci dialettali del Nord Italia: secondo alcuni l’origine viene dalla Val di Non, secondo altri dalle vallate occitane piemontesi; in generale si può dire che l’etimo è diffuso un po’ ovunque nelle Alpi.
Un tempo le racchette da neve erano fatte da un intreccio di corde su un supporto di legno, legate agli scarponi ; ora non sono più di legno e corda ma di plastica o metallo con attacchi simili a quelli dello snowboard ma con la possibilità di alzare il tacco come nello sci di fondo per consentire una progressione più facile sia in pianura che in salita.

Ciaspolate Leggi tutto »

Isola di Gorgona

L’escursione iconica per eccellenza, quella che ogni escursionista dovrebbe fare e che non si dimentica facilmente: Gorgona, l’isola carcere.

Con i suoi 200 o poco più ettari di superficie, è la più piccola delle sette sorelle dell’Arcipelago Toscano che la leggenda vuole siano perle sfuggite dalla collana di Venere.
Greci, Latini, Etruschi, Romani hanno abitato l’Isola e poi, nel Medioevo, i monaci benedettini, che qui si rifugiarono per sfuggire alle persecuzioni per poi incappare in quelle dei pirati saraceni.
E poi, i primi veri abitanti dell’Isola, arrivati qui nell’Ottocento, incentivati dal Granduca di Toscana: agricoltori, ma divenuti ben presto pescatori grazie alla ricchezza di acciughe.

L’Isola fa parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano (il più grande parco marino del Mediterraneo); dista da Livorno 34 km e la sua lunghezza massima (da Punta Maestra a Punta Cala di Scirocco) è di appena 2,15 km.
Quando l’Isola appare da lontano, con la forma quadrangolare di colore scuro, ha in sé qualcosa di affascinante e misterioso: come misterioso è il nome Gorgona, che ancora non si sa con certezza da dove derivi.

Non vi raccontiamo altro, bisogna andarci per scoprire tutto il fascino, per capire che non c’è nulla di scontato in questa escursione sull’Isola di Gorgona, per vivere una giornata speciale e per rimane stupiti da questa piccola grande isola.

Come arrivare all’Isola Gorgona? Insieme alla Guida de La Viottola! Così affascinante e unica, visita con noi l’Isola Gorgona.

Isola di Gorgona Leggi tutto »

Panorama Alba al Corno a quota 1939

Alba a quota 1939

Ore 3:45, torce frontali, e con il  buio intorno arriviamo lassù, a quota 1939 da dove potremmo ammirare uno spettacolo senza uguali: l’alba dal Corno alle Scale.

Non ci saranno parole adatte, né aggettivi per descrivere l’inizio di un nuovo giorno: ci saranno solo i primi raggi del sole che, con tutti i colori  possibili, inonderanno l’orizzonte e faranno scomparire la fatica della levataccia e della salita.

Dopo uno spettacolo straordinario come l’alba arriveremo all’iconico rifugio Duca degli Abruzzi al Lago Scaffaiolo per la colazione, per poi ridiscendere al punto di partenza.

Alba a quota 1939 Leggi tutto »

Isola di Capraia

Come raccontarla? Partiamo dai numeri: uno scoglio di lava lungo 8 km e largo 4, questo sarebbe già un buon motivo per visitarla.

Ma perché passare tre giorni su un’isola così piccola? Per il piccolo porto e le case basse colorate, per vedere il Castello e conoscere l’unico vigile urbano in servizio. Per scoprire che i suoi 400 abitanti hanno una sola strada lunga 700 metri, due negozi di alimentari, ma anche il postino, la scuola con due classi miste e un prete. E poi tanta lava, molta macchia mediterranea, pesci e un centinaio di mufloni. E poi il carattere dell’Isola, disegnato dalla natura, plasmato dal vento e dalle mareggiate.

Non servono altre parole, serve vivere Capraia per innamorarsene.

Isola di Capraia Leggi tutto »