Si tratta di un arbusto sempreverde, i cui fiori sono di colore oro o giallo intenso. Conosciuta dai greci e dai romani, i quali la coltivavano per attirare le api e produrre il miele. I rami venivano tagliati per fabbricare le scope, e dal fusto si ricava una fibra tessile che può sostituire canapa, lino.
Un tempo ogni famiglia portava al mulino grano, mais e castagne per ottenere la preziosa farina per il pane.
Il lavoro del mugnaio si tramandava di padre in figlio.
Nel Medioevo, il mugnaio era considerato,come altri mestieri, un personaggio avido e disonesto; legato a questa convinzione, il proverbio “7 tessitori, 7 mugnai, 7 sarti=21 ladri”.
La nomea di giorno sfortunato nasce dall’ unione di due componenti negative: il venerdì, che nella tradizione cristiana ricorda il Venerdì Santo; e il 17, che nella Genesi è il giorno in cui iniziò il diluvio universale.
Nell’antica Roma, sulle lapidi si trovava l’incisione VIXI (vissi): VIXI è l’anagramma di XVII, 17 scritto in numeri romani.
Superando il 24 febbraio, le temperature cominciano ad aumentare, sciogliendo la neve caduta durante l’ inverno (nel 2022 poca poca). La fine di febbraio ci prepara all’ arrivo della primavera, infatti fin dai tempi dei Romani febbraio era il mese dedicato alla purificazione.
Se nevica sulla foglia,di nevicate non ne ha voglia.
Nei mesi di marzo ed aprile la neve,così come il freddo, non è un evento poi così raro: potrebbe ancora verificarsi qualche nevicata tardiva ma sarebbe di scarsa rilevanza, poiché avverrebbe in un periodo in cui il clima tende (o tendeva) ad addolcirsi.
Una volta si appendevano rami di biancospino fuori dalle case, dalle stalle e dai fienili per scacciare fulmini e spiriti maligni assicurando armonia, gioia, amore e prosperità alla famiglia.Secondo la tradizione, il biancospino non viene mai colpito dai fulmini.Una tisana di biancospino è considerata un sedativo naturale, indicata negli stati di ansia.