I santi Mauro (15 gennaio), Antonio (17 febbraio) e Sebastiano (20 gennaio) sono considerati i Mercanti della Neve, perché la tradizione vorrebbe che in questi giorni le nevicate siano copiose. Una memorabile consegna di neve l’ abbiamo avuta nel 1985 con la Grande Nevicata: nevico’ per tre giorni proprio dal 13 al 15 gennaio.
Si tratta di un periodo tipico delle prime settimane di ottobre in cui l’alta pressione, specialmente nell’ area del Mediterraneo, permette il ritorno di un clima tardo-estivo. “Ottobrata” deriva dalla tradizione romana, termine che forse riprende gli antichissimi Baccanali,e che indica le gite fuoriporta che i romani si concedevano per festeggiare la fine della vendemmia.
Il nome deriverebbe da Carlo Magno che decise di utilizzarla per curare dalla peste i soldati in seguito ad un sogno.
La tradizione vuole che fosse conosciuta fin dal Medioevo e venisse utilizzata per verificare il tempo: appesa fuori dalle case indicava l’arrivo della pioggia con la chiusura delle brattee.
Il nome deriva dal latino feriae Augusti (riposo di Augusto) : era un periodo di riposo e di festeggiamenti.
Il Ferragosto sinonimo di gita, è nato durante il fascismo. Il Regime organizzava gite popolari per permettere di visitare città o località marine o montane. Non essendoci il vitto, nacque la tradizione del pranzo al sacco.
Il Corno alle Scale può essere identificato con il Mons Balista,citato da Tito Livio quando parla della vittoria dei Liguri Friniates sui Romani.
Tanti nomi hanno identificato il Corno: Alpe Scalarum, Montem de Scale, Capotauro. Non stupiamoci dell’ indicazione “Alpe”: agli inizi del Novecento la parte alta di un territorio veniva comunemente indicata come “alpe”.
Si tratta di un arbusto sempreverde, i cui fiori sono di colore oro o giallo intenso. Conosciuta dai greci e dai romani, i quali la coltivavano per attirare le api e produrre il miele. I rami venivano tagliati per fabbricare le scope, e dal fusto si ricava una fibra tessile che può sostituire canapa, lino.
Un tempo ogni famiglia portava al mulino grano, mais e castagne per ottenere la preziosa farina per il pane.
Il lavoro del mugnaio si tramandava di padre in figlio.
Nel Medioevo, il mugnaio era considerato,come altri mestieri, un personaggio avido e disonesto; legato a questa convinzione, il proverbio “7 tessitori, 7 mugnai, 7 sarti=21 ladri”.
La nomea di giorno sfortunato nasce dall’ unione di due componenti negative: il venerdì, che nella tradizione cristiana ricorda il Venerdì Santo; e il 17, che nella Genesi è il giorno in cui iniziò il diluvio universale.
Nell’antica Roma, sulle lapidi si trovava l’incisione VIXI (vissi): VIXI è l’anagramma di XVII, 17 scritto in numeri romani.